Recensione Libro La ragazza con la macchina da scrivere

Citazione “… sarei stata in grado di adattarmi al mio nuovo ambiente? In caso affermativo, avrei soddisfatto tutti i requisiti del vangelo darwiniano.”
La ragazza con la macchina da scrivere
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Di cosa parla La ragazza con la macchina da scrivere di Grant Allen

Con lo pseudonimo Grant Allen, lo scrittore canadese Charles Grant Blairfindie Allen, pubblicò alla fine dell’Ottocento il libro La ragazza con la macchina da scrivere, che in Italia possiamo leggere grazie all’editore Elliot.

Un libro sull’emancipazione femminile che mette in risalto le capacità e l’istintività di una donna che sembrava rivoluzionaria per il suo atteggiamento e per la sua mentalità, ma altro non voleva che essere libera di decidere.

L’eroina moderna di cui parla l’autore ne La ragazza con la macchina da scrivere si chiama Juliet. Dopo aver frequentato il College, già evento raro per una donna a quell’epoca, si ritrova a essere una delle tante giovani disoccupate del periodo.

Dopo la morte del padre, che le crea un grande vuoto dentro, e dopo essersi abbandonata per qualche mese all’inattività, capisce che è arrivato il momento di riboccarsi le maniche.

Nella vita ha imparato che la prima cosa da fare per una giovane donna prudente è trovare da mangiare, la seconda un lavoro, soprattutto quando hai poco più di sei sterline nella tasca e poche speranze. Da un annuncio su un giornale apprende che cercano una dattilografa in uno studio legale e lei corre per utilizzare la sua capacità di scrivere a macchina.

Grazie alla sua caparbietà riesce a farsi assumere, anche se capisce subito quanto sarà difficile farsi accettare in un ambiente di lavoro maschilista, in cui una donna è una merce da scrutare e da comprare.

Dopo pochi giorni dall’assunzione, decide di licenziarsi perché in fondo vuole essere uno spirito libero ed è rimasta affascinata da una comunità di anarchici di cui ha sentito parlare. Vuole unirsi a loro e portare avanti il progetto di creare colture intensive in un campo incolto acquistato dagli anarchici.

Juliet è nella mente una ragazza fuori dagli schemi e nella pratica una donna a suo modo rivoluzionaria, che fuma, è autonoma negli spostamenti grazie alla sua bicicletta e non vuole sottostare alle regole di una società con una visione ancora ridotta della realtà.

È una Jane Austen che cerca il suo riscatto e il suo ruolo nel mondo, che crede nei sentimenti e nell’uguaglianza e soprattutto ci tiene a preservare la sua libertà e indipendenza.

La ragazza con la macchina da scrivere di Grant Allen ci mostra una donna tenace, che lotta per la sua autonomia, che desidera qualcosa di diverso nella vita e cerca di realizzarlo.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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