Di cosa parla “La scoperta dell’alba” di Walter Veltroni
Walter Veltroni con “La scoperta dell’alba” ci racconta una storia delicata, ma allo stesso tempo intensa, che entra dentro e lascia un solco attraverso la vita di un uomo a cui è concessa una seconda possibilità.
Giovanni vive con la moglie e i due figli, un ventenne mai sazio di sapere e una bimba down che sembra ridare vita al padre con la sua esistenza. L’uomo lavora all’Archivio di Stato e cataloga i diari di persone comuni. Nel suo passato c’è qualcosa che gli ha lasciato un buco nello stomaco. Quando aveva tredici anni il padre lascia casa senza un apparente motivo.
Trascorrono gli anni e restano tanti dubbi. In un’alba che sembra diversa dalle altre, Giovanni sente l’esigenza di tornare nel casale che apparteneva alla famiglia e resta rapito dal vecchio telefono di bachelite. Decide per gioco di comporre il numero della sua vecchia casa e come per magia riesce a entrare in contatto con la sua vita di adolescente.
Questo filo che lo collega al suo passato gli dà la possibilità, parlando con se stesso da piccolo, di capire cosa avvenne realmente quando suo padre abbandonò la casa.
“La scoperta dell’alba” di Veltroni, da cui è stato tratto il film omonimo di Susanna Nicchiarelli, ci mostra uno spiraglio di luce. Un bel libro in cui si fonde la storia personale del protagonista con quello dell’Italia degli anni ‘70 e ‘80.
FELICISSIMA D’AVERLO LETTO….E’ BELLO PENSARE DI AVERE UNA SECONDA POSSIBILITA’. CREDO CHE IN FONDO LA VORREMMO TUTTI UNA SECONDA VOLTA….