Di cosa parla “La serpe e il mirto (1978) ovvero il tempo secondo Aguilar Mendes” di Stefano Valente
“La serpe e il mirto (1978) ovvero il tempo secondo Aguilar Mendes” dello scrittore emergente Stefano Valente, pubblicato dalla casa editrice Parallelo45 Edizioni è un libro molto particolare, che fonde due generi: il giallo esoterico e il Mystery e che pone l’accento tu un tema delicato.
Il protagonista de “La serpe e il mirto (1978) ovvero il tempo secondo Aguilar Mendes” si chiama Aguilar Mendes ed è uno studioso di letteratura che agli occhi degli altri può apparire come un uomo già sconfitto, costretto a combattere battaglie che gli spettano, ma che lui non sente sue.
Quest’uomo debole, nostalgico e che non agisce, un individuo che l’autore stesso sembra odiare, conosce la realtà dell’Argentina dei desaparecidos e l’enigma che la accompagna.
Aguilar Mendes si trova a percorrere le strade di Roma, quelle di una città i cui luoghi, e non solo quelli, scompaiono misteriosamente. E dello stesso mistero intangibile e per questo inafferrabile si presenta la storia narrata da Stefano Valente.
“La serpe e il mirto (1978) ovvero il tempo secondo Aguilar Mendes” è un libro che si dispiega attorno al caso del rapimento di Moro da parte delle Brigate Rosse e dal viaggio fisico, ma soprattutto mentale che porterà il protagonista del libro a girare il mondo affrontando sentimenti contrastanti, personaggi indefinibili, cospirazioni ed enigmi.
Stefano Valente con “La serpe e il mirto (1978) ovvero il tempo secondo Aguilar Mendes” ci conduce nel cuore dell’Italia, di un Paese piegato dagli eventi, ma ci spinge anche oltre, a osservare misteri complessi che vengono da lontano, che il lettore può raggiungere stando comodamente seduto a sfogliare il romanzo.
Il lettore sarà incuriosito dalla trama di questo libro e proprio come si legge nelle ultime pagine, la curiosità è il sale della vita, per questo tutti gli uomini amano i segreti…