Di cosa parla La sposa di Mauro Covacich
Non c’è bisogno di inventare storie, quando è la vita stessa a farlo per te: è questo il concetto base del libro La sposa di Mauro Covacich, pubblicato dalla casa editrice Bompiani e tra i 12 finalisti al Premio Strega 2015.
Questo libro di Covacich è arrivato secondo al Premio Strega battendo il ben più interessante romanzo di Elena Ferrante Storia della bambina perduta.
Il libro di Mauro Covacich può avere tante interpretazioni, ognuna delle quali probabilmente sarebbe quella giusta. Autobiografia, storie reali da cui lo scrittore ha preso spunto e fatti totalmente inventati, conducono il lettore a procedere su un percorso che indica il presente.
La sposa si mostra come un flusso denso di pensieri con riflessioni su vari temi, tra cui centrale la maternità e la paternità, ma anche la negazione del ruolo genitoriale.
Per quanto ci s’imbatta in semplici storie, che in certi casi finiscono lasciandoci ancora a riflettere sul suo significato una volta concluse, ci sono tanti valori che sbucano nel mezzo delle parole, per raccontare dell’assurdità della vita, della sua normalità, del tempo che scorrendo lascia addosso il suo sapore attraverso i ricordi.
Le chiavi di lettura del libro La sposa sono veramente tante, così come le vicende che narra e di cui si fa portatore Mauro Covacich.
Quello che si percepisce tanto leggendo questa raccolta di racconti di Covacich è il coinvolgimento mentale dell’autore, che dà retta soprattutto ai pensieri dei protagonisti più che ai sentimenti.
Partendo dal racconto di una sposa che fa della sua arte un mestiere e intraprende un viaggio in autostop per l’Europa, si prosegue a entrare nelle vite dei vari personaggi dei racconti e a condividere con loro immagini, frammenti di idee e visioni sull’esistenza.
La sposa è un libro per cultori, adatto per chi vuole scoprire cosa si nasconda nei meandri della mente umana, senza badare troppo al lato emotivo delle azioni e delle reazioni che scaturiscono a certi eventi.
La sposa è un libro ben definito, con un chiaro intento da parte del narratore: quello di essere concreti e analizzare l’esistenza.