Di cosa parla “La strana biblioteca” di Haruki Murakami
Atmosfere cupe e poche pagine intervallate da disegni in bianco e nero, con qualche macchia di rosso. Si presenta così il nuovo libro di Haruki Murakami intitolato “La strana biblioteca”, pubblicato dalla casa editrice Einaudi.
Difficile capire se quest’opera di Murakami voglia essere una favola, un racconto dark o un esperimento che si discosta dai suoi libri precedenti, quello che sappiamo è che si tratta di una vicenda misteriosa che lascia tanti punti interrogativi nel lettore.
Trama libro “La strana biblioteca” di Haruki Murakami
“La strana biblioteca” vede un giovane che entra nella biblioteca civica per cercare un testo, vuole trovare la risposta a un suo dubbio e l’unico modo è leggendo il libro adatto che contenga il responso.
Ma quella che doveva essere una semplice biblioteca in cui consultare libri e soddisfare la sete di sapere mostra il suo lato oscuro e il suo labirinto sotterraneo a questo giovane ignaro di ciò che sta accadendo.
Non capisce se quell’incubo che sta vivendo sia reale, quell’incubo fatto di strani personaggi, luoghi bui, un cane pericoloso e un ambiente che sembra ostile, come la parte più recondita del nostro cervello, ma che mostra anche quanto fascino e coinvolgimento si possa nascondere nel male.
I personaggi vengono accennati, non sono descritti in profondità, forse perché più che persone devono incarnare un significato e l’importante è che il lettore capisca ciò che svelano, più di quello che sono.
Commento libro di Haruki Murakami
“La strana biblioteca” di Haruki Murakami è un libro che si presenta lentamente come la realizzazione di un brutto sogno, ma poi si dimostra intenso come un viaggio. Un viaggio attraverso cui il protagonista potrà convivere per qualche istante con la sua parte oscura per comprendersi a fondo.
Il giovane tenta in tutti i modi di fuggire, di lasciarsi alle spalle l’incubo. Cerca di superare gli ostacoli pur sentendo dentro di sé che sta affrontando un viaggio attraverso la conoscenza, in una realtà fantasma fatta forse di proiezioni o qualcos’altro che sta a voi scoprire.
Capire se sia reale tutto questo o immaginato non è lo scopo del libro. Perché il mistero vi avrà contagiati lasciandovi nel dubbio e perché alla fine ciò che conta è il percorso più che la meta.
I disegni di Lorenzo Ceccotti ben raccontano ciò che le parole di Murakami hanno già detto. Però, seppur si accompagnano magnificamente al testo, non sono riuscite a coinvolgermi come forse avrebbero dovuto, ma questo si sa è questione di gusti.
Dello stesso autore libro consigliato: “Kafka sulla spiaggia”.