Di cosa parla “L’angelo del terrore” di Edgar Wallace
“L’angelo del terrore” è uno dei libri gialli di Edgar Wallace di maggior interesse.
Il romanzo si apre da subito nel pieno della storia con un verdetto in tribunale: un uomo, considerato colpevole di omicidio, è condannato all’ergastolo. Ma dietro questa sentenza c’è lo zampino di una donna bella e astuta, che ammalia e inganna. E la verità è nascosta dietro le sue azioni e quelle del padre.
Il fine ultimo di entrambi i protagonisti de “L’angelo del terrore” è quello di mettere le mani sul bottino e per farlo non c’è altro metodo che quello di giocare sporco, confondendo le idee, spargendo sangue, facendo il possibile per evitare di lasciare tracce, provando a non far trapelare emozioni. Ma c’è chi quella verità fino ad allora celata la riesce a intravedere e si mette sulla scia dell’angelo del terrore: l’avvocato Jack Glover.
Il senso della verità spesso sfugge, molte volte inganna, persino quando si presenta limpidamente dinanzi a noi. Che siamo ciechi o stolti non importa in questi casi.
C’è chi è più portato a svelare il mistero, chi, invece, è più adatto a creare il misfatto, in ognuno dei casi un maestro a fare entrambe le cose è Edgar Wallace nel romanzo “L’angelo del terrore”.