Di cosa parla “Le affinità alchemiche” di Gaia Coltorti
“Le affinità alchemiche” della giovane scrittrice Gaia Coltorti è un esordio letterario davvero interessante. I diritti del suo libro tanto amato dal pubblico italiano, sono stati, infatti, venduti in ben otto Paesi.
La storia narrata nel romanzo “Le affinità alchemiche” è ben architettata, studiata fin nei dettagli e conduce il lettore a fare il tifo per i suoi due protagonisti, che si troveranno a vivere un dramma alla Shakespeare.
Giovanni è un ragazzo tranquillo, che ama il nuoto e trascorrere il suo tempo con un paio di amici fidati. Vive a Verona con il padre.
Selvaggia ha diciotto anni, come Giovanni, le piace la moda e la danza, la sua grande passione. Lei vive in Liguria con la madre.
A causa del lavoro della madre, Selvaggia si dovrà trasferire a Verona, città in cui vivono il padre e il fratello gemello Giovanni, da cui è stata separata dalla nascita.
L’incontro tra i due protagonisti de “Le affinità alchemiche” sconvolgerà la vita dei ragazzi, che proveranno una strana attrazione l’uno verso l’altra, che si trasformerà sempre più fino a farli innamorare.
Giovanni e Selvaggia sono quindi costretti a nascondere la loro relazione ai genitori, accorgendosi della perversione del loro legame, fino a quando qualcosa svelerà agli occhi di tutti l’amore che li lega.
“Le affinità alchemiche” è un libro che riesce a mostrare apertamente i due protagonisti, perché al lettore si raccontino fino in fondo e non celino nulla dei loro sentimenti e stati d’animo. La scrittrice Gaia Coltorti nel suo primo romanzo riesce a stupire con le sue capacità descrittive ben approfondite, che mostrano intimamente l’amore che li lega, senza tralasciare però il suo sguardo da giovane donna sui fatti che racconta.