Di cosa parla “Le parole e il gesto inaspettato” di Simone Ceccarelli
Il libro di Simone Ceccarelli “Le parole e il gesto inaspettato” pubblicato dalla Casa Editrice Kimerik, si sviluppa su un dialogo che l’Autore tiene con se stesso più che con il suo interlocutore-lettore.
Lo scrittore si piega al volere delle parole, che vogliono trovare la strada per confluire su un foglio ed essere dichiarate al mondo intero. Non si può non accogliere questa richiesta che parte da dentro e che rende un significato di valore all’essere umano.
Simone Ceccarelli sembra scrivere una storia nella storia, poiché l’Autore protagonista del libro immagina di scrivere un testo, che senza dargli neppure la capacità di intuire ciò che sta accadendo, lo sprona a riflettere sulla realtà in cui vive, ma soprattutto su ciò che vibra nell’anima e nella psiche.
Ceccarelli nel libro “Le parole e il gesto inaspettato” ci parla del dolore che si prova sin dalla nascita, della morte che per quanto elemento comune a tutti gli uomini non è facile da vivere, poiché anche la morte “bisogna inventarla, bisogna curarla e bisogna recitarla come fosse una commedia.”
Quello di Simone Ceccarelli e del protagonista di questo libro è un viaggio compiuto dentro e fuori se stesso per riuscire a chiarire il suo significato nel mondo e scoprire qualcosa in più della sua psiche grazie anche alle buone conoscenze che ha della psicoanalisi.
La parola per l’Autore diventa un mezzo necessario per proseguire nel suo viaggio, per scoprire e condividere, per avere un equilibrio che spesso manca. Simone Ceccarelli nel suo libro “Le parole e il gesto inaspettato” riesce a guardare il dolore negli occhi e ad affrontarlo grazie alle parole.
Ma al di là di ciò che lo scrittore esprime per se stesso nella condivisione con gli altri, c’è un messaggio fondamentale in questo libro ben scritto e intrigante: che il dolore può essere un’opportunità per pensare all’altro, al diverso, allo straniero, a tutto ciò che vive fuori di noi.