“Le verità del commissario Colasanti” di Massimo di Taranto: tu cosa faresti al posto del commissario?
Dopo “Le indagini del commissario Colasanti” lo scrittore Massimo di Taranto torna con un nuovo avvincente romanzo. “Le verità del commissario Colasanti” è un libro dal buon ritmo che conduce il lettore a scoprire cosa si nasconde dietro un nuovo caso da risolvere.
Siamo nel 1951 e viene ritrovato il corpo senza vita di Domiziano Angelucci, un notaio molto conosciuto a Roma; uomo facoltoso appartenente a una delle famiglie più ricche della borghesia romana. Ciò che rende complicato il caso è la mancanza sia del movente sia di indizi che possano aiutare a sbrogliare la matassa per capire chi sia il colpevole e il motivo. L’assassino, chiunque sia, ha messo molto bene in atto il suo piano senza attirare neppure un sospetto su di sé.
Il commissario Colasanti viene chiamato a risolvere il caso, ma poi avviene, a distanza di poco, un secondo omicidio che farà molto discutere. Non solo a essere stato ucciso è un altro esponente illustre della borghesia romana, ma pare che le modalità siano davvero molto simili. C’è solo una cosa che rende i due delitti totalmente differenti: l’assassino ha lasciato tantissime tracce dietro di sé, forse volutamente?
Tutti gli indizi lasciati sul luogo dell’assassinio, danno la possibilità al commissario Colasanti di risolvere il caso in un battibaleno, ma non è mai semplice come sembra. Infatti, il commissario dovrà prendere una decisione per nulla semplice, perché sono tante le verità scottanti che verrebbero a galla…
Commento libro
Massimo di Taranto riesce a trovare il modo per raccontare le storie in modo coinvolgente, strutturando molto bene la trama e appassionando il lettore.
“Le verità del commissario Colasanti” è un bel sequel, un giallo vecchio stile, in cui ci si sente coinvolti per la risoluzione dei delitti che portano alla luce verità che forse è meglio tacere?