“Lo specchio infranto” di Paolo Avanzi: il labile confine tra realtà e sogno
Quello di Paolo Avanzi, “Lo specchio infranto”, è un thriller particolarmente intricato che in poche pagine riesce a coinvolgere il lettore.
Il pathos cresce, il finale è inaspettato e ci si ritroverà a riflettere sulla vita.
Il romanzo è proiettato nel futuro, è il protagonista a essere la voce di questa storia che si svolge cinquant’anni dopo la morte di Paolo Avanzi.
Non è facile distinguere la finzione dalla realtà, ce lo dice lui stesso, coinvolto a tal punto e in un modo così assurdo da sembrare un paradosso.
Un incidente lascia il corpo della voce narrante intatto ma la mente appare come resettata. L’uomo non si sente più lo stesso, non riesce a capire cosa gli sia accaduto. Così per ritrovare se stesso e qualcosa che sente di aver perduto inizia la stesura di un romanzo. Le parole vanno da sé, come se non ci fosse bisogno dello scrittore. E lui si sente il personaggio di una storia che di fatto non conosce.
Così inizia la storia, all’alba del ventunesimo secolo. Ivano Paltesi lascia alle spalle una vita fatto di una compagna che lo tollera senza amarlo, un lavoro che dà da vivere ma lo opprime e ricomincia. Lo fa andando in una casa vicino al lago di Como, che infonde mistero alla storia. Inizia a scrivere il suo romanzo e a vivere tra quelle mura che sembrano parlargli: è lì che sente la presenza di qualcuno, che trova alcuni disegni e uno specchio che sembra prendersi gioco di lui. Quelle mura in cui abita gli restituiscono un senso di tormento e inquietudine.
E a quel punto Ivano non può che lasciarsi coinvolgere, iniziando a indagare per scoprire tanto sul vecchio proprietario di quella casa, Paolo Avanzi. Si tratta di un artista scomparso insieme ai suoi quadri, ben cinquant’anni prima senza lasciare traccia.
Sarà aiutato in quest’avventura da un’amica di Paolo e da un ex poliziotto. Cosa scopriranno di questo caso misterioso?
Commento libro
In questo romanzo lo scrittore riesce a fondere molto bene passato e futuro, ma soprattutto la realtà con il sogno, il tutto ricoperto da una buona dose di mistero.
La scrittura è avvolgente, così come la storia, nulla è lasciato al caso e il lettore se ne rende conto grazie alle sensazioni che prova e dalla voglia di andare avanti per scoprire cosa sia realmente accaduto.
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