Di cosa parla “Ma quale amore” di Valeria Parrella
La scrittrice napoletana Valeria Parrella in questo suo ultimo romanzo “Ma quale amore” ci mostra una versione di sé completamente differente da quella che abbiamo conosciuto con il precedente libro “Lo spazio bianco” da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Francesca Comencini.
In questo romanzo la scrittrice è ironica, utilizza una scrittura meno densa, che coinvolge con leggiadria dalle prime battute. Valeria Parrella si cimenta in un romanzo che, senza trascurare il contenuto, appare più leggero, sarcastico e pungente.
In “Ma quale amore” si parla evidentemente di amore, quello per così dire rovinoso, che ti massacra nel momento stesso in cui lo stai vivendo e ne sei anche consapevole, ma continui a volere quella persona al tuo fianco.
Continui a volerla tanto che te la porti addirittura in Argentina, facendoti spesare il viaggio dal tuo Editore, con la scusa di dover scrivere il libro.
Ti porti quella persona, che credevi fosse perfetta per te, talmente lontano da dove vivi e da dove esisti, da fartela sembrare più vicina. Ma intanto la protagonista di “Ma quale amore” lo sa che la storia, ormai, si è conclusa. Ci sono tutti i sintomi della malattia, ci sono da sempre, addirittura da prima che cominciasse la relazione.
Il romanzo “Ma quale amore”, però, non è soltanto questo. C’è anche la messa in discussione della protagonista, c’è sempre un po’ di Napoli che viene raccontata da chi la vita di questa città la conosce veramente da dentro. C’è il paragone con Buenos Aires che è molto vicina a Napoli non solo per la condivisione di Maradona, ma per tante piccoli atteggiamenti e modi di fare.
“Ma quale amore” è un libro che merita, nonostante non abbia la stessa profondità del tanto apprezzato romanzo “Lo spazio bianco”. Si legge velocemente, spesso fa sorridere, certe volte addirittura ridere, ma non si esime dal far riflettere su alcuni aspetti della vita che nonostante siano evidenti, spesso si finge di non vedere.