Recensione noir e trama libro “Il Francese” di Massimo Carlotto
“Toni pensò quasi in contemporanea due cose: che la boss aveva ragione e che lui era in trappola.”
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Nato a Padova nel 1956. Il suo è un caso giudiziario molto controverso. Nel 1976 nella sua abitazione venne uccisa una studentessa con 59 coltellate. Massimo Carlotto scopre la vittima e denuncia l’accaduto ai Carabinieri che l’arrestano per omicidio. Si avvia il processo che in Corte di Cassazione conferma la pena con reclusione. Carlotto fugge in Francia e poi in Messico, ma dopo tre anni di latitanza viene catturato e portato in Italia, dove si riavvia il processo per revisione. Alla fine viene condannato a 16 anni, ma l’opinione pubblica si attiva in suo favore e il Presidente della Repubblica Scalfaro nel 1993 gli concede la grazia.
Il suo primo libro “Il fuggiasco” è un’autobiografia in cui racconta il suo periodo di latitanza. Dal romanzo è stato poi tratto un film diretto da Andrea Manni. Inoltre ha scritto “La verità dell’alligatore”, “Il maestro dei nodi” con cui ha vinto il Premio Scerbanenco; un fumetto dal titolo “Dimmi che non vuoi morire”, “Arrivederci amore ciao”, da cui è stato tratto l’omonimo film di Michele Soavi.