Trama romanzo, recensione libro e commento Nel nulla il tutto di Marco Pacino
Nel nulla il tutto è un noir di Marco Pacino, scrittore emergente talentuoso. L’autore, attraverso una scrittura poetica, riesce a creare ambienti pieni di chiaro-scuri.
Recensione libro Nel nulla il tutto
Da subito il libro mostra la sua forma contorta, in cui la scrittura la fa da padrone. Il soggetto principale esiste, ma fa parte dell’ambiente, si confonde con esso. C’è il mistero che come foschia avvolge la scena.
Un cancello, il cimitero, la nebbia che avvolge ogni cosa, la figura scontornata di un uomo che raccoglie foglie. Poi un osservatore che resta lì a guardarlo. Cosa sta per accadere? Ci sono riti da compiere, gesti sempre uguali e poi una casa da raggiungere, il rischio da affrontare, indizi, risposte da cercare. La conoscenza ci spinge a passi falsi, ad approfondire, a prenderci il rischio di quello che potrà accadere.
Realtà, fantasia, incubo, inconsistenza e concretezza si alternano sul palco di questa storia immaginata o concreta? Il tempo non è lineare, prende consistenze differenti, come se andasse in più direzioni, ma poi tornasse indietro e trascinasse altrove chi lo vive.
Anche la trama del romanzo sembra avere la stessa consistenza intangibile del tempo. Non sembra esserci un filo conduttore che dal prima porta al dopo, non ci sono i classici personaggi dei romanzi.
Commento libro di Marco Pacino
È proprio il modo in cui viene pensata e narrata questa storia che rende il libro avvolgente con le sue tante luci e le altrettanto ombre. Al lettore sembrerà di trovarsi protagonista di un film privo di colore, che inquieta, la cui paura di quel che può succedere mette tensione. Questi elementi danno al noir ciò di cui la storia ha bisogno per essere avvincente.
Nel nulla il tutto è un libro mentale, che coinvolge prima di tutto la testa portando a riflessioni contorte per cercare di comprendere.
“Là sono custodite risposte, indizi, elementi che potrebbero portarlo oltre il semplice rifugio della sua mente.”
Non si può scrivere una recensione classica di questo libro, perché svilirebbe il senso del testo, darebbe troppi elementi per la comprensione di qualcosa che bisogna cercare in se stessi.
Questo romanzo va letto e assimilato. Il lettore dovrà camminare in questi luoghi oscuri descritti da Marco Pacino e guardarsi intorno, ma poi deve andare oltre.
Quello che il lettore si troverà ad affrontare è un viaggio nell’abisso, dentro se stesso.