Trama e recensione libro “Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti
“Piantala con questi mostri, Michele. I mostri non esistono. Devi avere paura degli uomini, non dei mostri.”
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Niccolò Ammaniti è nato a Roma il 25 settembre 1966, ma ha fatto così tante cose che sembra abbia il doppio dei sue anni. Per pochi esami non si è laureato in Scienze Biologiche, avendo la tesi già praticamente scritta, il cui titolo era “Rilascio di Acetilcolinesterasi in neuroblastoma”. Qualcuno dice che la bozza di quel lavoro mai consegnato, sia diventato “Branchie!”, il suo primo romanzo.
Assieme al padre, docente di Psicopatologia generale e dell’età evolutiva, ha pubblicato un saggio sui problemi adolescenziali intitolato “Nel nome del figlio”. Nel 1996 esce la raccolta di racconti “Fango” che gli consente di accedere al grande pubblico. Dal primo racconto di questa raccolta, intitolato “L’ultimo capodanno”, Marco Risi ha tratto l’omonimo film con Monica Bellucci, del quale esistono due versioni.
La sua collaborazione con riviste di cinema, viaggi e libri è sempre viva: i suoi articoli si possono trovare su “Ciak”, “Pulp”, “Tuttolibri”, La bestia”, “Micromega”, “Musica!” e “Amica”.
Ammaniti non scrive soltanto romanzi, tanto è vero che nel 1997 RadioRai trasmette un suo radiodramma, “Anche il sole fa schifo”. Assieme alla sorella si è anche divertito a fare un piccolo cammeo nel film “Cresceranno i carciofi a Mimongo”, di Fulvio Ottaviano con Valerio Mastandrea e Daniele Liotti. Nel 1999 esce “Branchie”, del regista Francesco Ranieri Martinotti, che ha come attore protagonista, un inedito Gianluca Grignani.
La sua frenetica attività gli permette di collaborare a tantissime iniziative, senza distrarlo dalla pubblicazione dei suoi libri. Il suo ultimo capolavoro, “Come Dio comanda” è stato insignito del “Premio Strega”, una delle massime onorificenze assegnate alle opere della letteratura italiana. Ha inoltre pubblicato “Il momento è delicato”.