Recensione romanzo Oltre di Roberto Franzoni Lezzi
Anjeta, giovane donna, alta e magra, con un nonno comunista, figlia di una guerra civile, terribile, tra croati e serbi, ora barista e a volte cubista in Croazia. Paolo, un italiano di mezz’età, ex militare dei caschi blu, ossessionato dal lavoro e dalle donne, segnato da quella maledetta guerra jugoslava a cui aveva voluto partecipare. Cosa hanno in comune Anjeta e Paolo?
Due anime tormentate alla ricerca di sé. Un passato di guerra, violenze, morte e distruzione. Fisica e morale. Poi l’incontro casuale, ma salvifico per entrambi.
Due viaggi in mare: uno della speranza, sulle tracce di un nuovo inizio; uno dell’amore, dirompente, incondizionato, che tutto può sconfiggere. Anche la morte.
Oltre di Roberto Franzoni Lezzi è un romanzo intenso, scritto con uno stile coinvolgente e incalzante. Le due voci si incontrano, si intrecciano, si dipanano, si allontano e avvicinano, raccontando se stessi e raccontandosi a vicenda. Il tutto avviene rigorosamente in terza persona attraverso un narratore onnipresente che ci introduce attraverso dialoghi e pensieri, in maniera intensa, la vita, la storia dei due protagonisti.
E allora il titolo breve, semplice, Oltre, diventa esplicativo dell’animo di entrami, della forza, del coraggio, della resilienza che i protagonisti di Roberto Franzoni Lezzi hanno cercato in se stessi e nell’altro/a per superare i ricordi pesanti, crudeli.
La guerra è presente, nelle loro paure, nelle loro melanconie, nei loro ricordi, nei loro racconti e a vincerla, a demonizzarla, è il rispetto, l’amicizia, l’amore.
Il romanzo Oltre racconta la storia di sofferenze e sentimenti violenti mai urlati, e per questo tanto più profondi e indissolubili, ma anche dei percorsi coraggiosi che un’anima è capace di intraprendere.
Oltre è uno spaccato di un periodo storico doloroso che ha segnato l’Europa ma è soprattutto la storia di due anime che si sono trovate, riconosciute e si sono unite per sempre.
Recensione scritta da Milena Privitera