“Passo – Cadenza” di Giorgio Verdoliva: il racconto personale del servizio militare
“Passo – Cadenza” di Giorgio Verdoliva è un libro autobiografico in cui lo scrittore emergente racconta la sua esperienza. Riporta indietro nel tempo, alla sua quotidianità fatta di ore trascorse in caserma e l’ospedale a compiere il suo ruolo di militare.
Con semplicità, un linguaggio fluido e ironico, Verdoliva ci narra i momenti più importanti di quel periodo. Gli incontri, non sempre facili, i tanti viaggi affrontati di giorno e di notte, aneddoti che lo hanno riguardato anche nel confronto con gli altri.
Non è stato facile per lui, protagonista della sua storia, accettare quella vita militare a vent’anni; proprio lui che seguiva i suoi sani principi e non aveva nemici, temeva di dover fare la guerra. Non gli è bastata l’otite per salvarlo dal servizio di leva. Non è servita neanche la speranza che il padre usasse la sua posizione di carabiniere per evitargli quel periodo che l’ha portato a confrontarsi con situazioni e persone ben lontane dal suo immaginario.
Commento libro
Leggendo le parole dello scrittore si ha l’impressione che questo libro nasca dall’esigenza dell’autore di guardarsi dentro, di rivivere l’anno trascorso durante il periodo di servizio militare.
È come se Giorgio Verdoliva avesse scritto questa storia con l’intenzione di cogliere certe sfumature che si andavano sbiadendo, che probabilmente il tempo avrebbe cancellato. Oppure per mettere una pietra sopra a quel passato a tratti ingombrante. Lo dichiara lui stesso all’inizio del libro e il lettore se ne renderà conto leggendo “Passo – Cadenza”.
Il libro scorre velocemente anche per il linguaggio spesso ironico. Situazioni, personaggi e riflessioni sono ben descritti, tanto da dare un’immagine chiara di ciò che Giorgio Verdoliva ha voluto esprimere. Soprattutto la sua necessità di tornare a essere libero.
Sono certa che molti ragazzi che negli anni Ottanta hanno fatto il servizio militare si ritroveranno in questo libro. Sarà un tuffo nel passato pieno di ricordi piacevoli e altri meno.