Trama, recensione e commento libro Perché mio fratello Bruno Elìa Emmanuele è Dio
Bruno Carbone E. Emmanuele e Mario Antonio Carbone Giovanni hanno scritto a quattro mani Perché mio fratello Bruno Elìa Emmanuele è Dio.
Questo testo raccoglie la parola di Dio, le preghiere e gli inni più conosciuti in versione latina e italiana della nostra fede.
Trama libro Perché mio fratello Bruno Elìa Emmanuele è Dio
Affrontare e analizzare i testi sacri è difficile e a volte rischioso in Perché mio fratello Bruno Elìa Emmanuele è Dio. I due autori, però, riescono a non cedere alla retorica o nei stereotipi. Lo fanno con precisione partendo dal versetto chiave Dio è amore che rivela una vita altruistica, in contrasto con quella egoistica dell’uomo naturale, sviluppano in pieno il messaggio divino.
La parola di Dio diventa così viatico per la vita eterna e soprattutto la meta che un buon cristiano deve raggiungere nella sua vita in terra.
Dio ci ha mostrato il suo infinito amore mentre eravamo ancora peccatori, mandando a morte il suo unico figlio, Gesù Cristo, la Via, la Verità e la Vita e noi ancora oggi spesso lo dimentichiamo.
Se si vuole un mondo migliore, più giusto e in pace, l’uomo deve adottare “un comportamento serio e amorevole con una concezione di Vita buona e un nuovo habitus interiore, migliore di quello espresso e manifestato nei secoli andati fino a ora, e facendo grande tesoro, ciascun vivente, di tutte le esperienze che la storia insegna e mette a disposizione, nel bene e nel male, che ci fanno maturare, pur nella diversità, e detenere un retto e perfetto giudizio.”
Commento libro Perché mio fratello Bruno Elìa Emmanuele è Dio
La struttura del testo parte e ritorna volutamente sempre alle Scritture. Il susseguirsi di titoli e versetti impreziositi da foto, danno l’immediata identità del lavoro inteso alla divulgazione e rivelazione della parola di Dio come Salvezza eterna e raggiungimento del sommo Bene.
Bruno Carbone E. Emmanuele e Mario Antonio Carbone Giovanni in Perché mio fratello Bruno Elìa Emmanuele è Dio ci mostrano così che la Scrittura e la preghiera non sono un’occasione di distacco dal mondo e dal quotidiano ma immergono le proprie radici nella vita e non solo sono esse stesse impregnate di vissuto. Viverle potrebbe essere l’univa vera rivoluzione.
Recensione libro di Milena Privitera