Di cosa parla “Phobie” di Daniele Cattaneo
Lo scrittore emergente Daniele Cattaneo con il suo thriller “Phobie” ci conduce all’interno di una storia ricca di suspense che si legge velocemente per la smania di capire cosa si nasconde dietro gli omicidi che si susseguono in una piccola città fino a quel momento tranquilla.
Mentre da una parte c’è un killer che si aggira per la rete in cerca delle sue prossime vittime, dall’altra parte c’è Mattia Baroni, un ispettore di polizia, che, mettendo insieme i pezzi del puzzle, deve cercare di capire chi sia il killer e le sue prossime mosse, per acciuffarlo.
Gli indizi però sono davvero pochi e non è facile comprendere ciò che sta accadendo, cosa che rende ancora più interessante “Phobie”.
Il libro di Daniele Cattaneo oltre ad avere una trama ben intessuta e un killer da inseguire lungo tutta la storia, si avvale di un personaggio dalle varie sfumature, il commissario Mattia Baroni.
Il giovane non ha esperienza alle spalle, quello è il suo primo caso di omicidio, ed è spesso demoralizzato dalla mancanza di appigli per scovare il killer, si lascia più volte travolgere dalle emozioni, e tutto ciò lo rende umano agli occhi del lettore, che trova da subito empatia con lui.
“Phobie” è un thriller ben costruito, ricco di colpi di scena, ma in questa storia non c’è posto solo per la violenza, l’ansia di un commissario che vuole arrestare il killer o un assassino da trovare, c’è anche spazio per l’amore, di cui non possiamo anticiparvi nulla per non svelare la sorpresa.