Di cosa parla “Poche parole, moltissime cose” di Rossella Milone
“Poche parole, moltissime cose” di Rossella Milone è un romanzo che fonde le storie dei vari protagonisti per mostrarci una realtà per nulla facile in cui spesso si trovano a navigare le famiglie.
Nanà, la piccola protagonista del libro “Poche parole, moltissime cose”, è ritornata a casa insieme ai genitori dopo le vacanze estive ed è la prima a rendersi conto che la nonna è fuggita con il suo compagno Sergio.
I due anziani se ne sono andati senza lasciare traccia e la loro assenza pare incolmabile, nonostante fino a pochi attimi prima, i figli non erano contenti di quella loro relazione. Da quel momento tutti iniziano a cercarli: Ivan, il figlio di Sergio, con la fidanzata franco-palestinese, assieme a Bruna e Pietro, i genitori della bambina.
I vari personaggi che fanno parte della storia, cercando di capire le ragioni di quella fuga e indagando di più dentro se stessi, capiranno quanto le convinzioni di ognuno di loro siano labili. Lentamente saranno visibili al lettore tutte le spaccature interne, le mancanze, le disattenzioni che si sono create in questa famiglia.
Nel romanzo “Poche parole, moltissime cose”, Nanà farà un po’ da collante tra i vari personaggi e ci racconterà le vicende dal suo punto di vista, mostrandoci come la realtà sia più facile e comprensibile quando a osservarla sono i bambini, gli unici che in certi casi possono comprendere la profondità dei sentimenti.
La scrittrice Rossella Milone è riuscita con “Poche parole, moltissime cose” un libro semplice a mostrarci le contraddizioni di una famiglia, che non ha molte altre possibilità se non quella di ricominciare, invece di voler per forza cambiare le cose.
Il libro è molto di più. Ha una scrittura che tiene il ritmo di un galoppare meraviglioso, che tiene incatenati nella lettura. Essenzale con parole pungenti o dolcissime ci fa seguire i percorsi accidentati dei sentimenti