“Racconti tra passato e futuro” di Jagor: tra Medioevo e quel che potrebbe essere…
Due racconti, due epoche diverse, ciò che è reale e ciò che è immaginato. “Racconti tra passato e futuro” di Jagor fa realizzare un viaggio, scoprire luoghi, entrare nella testa dei protagonisti e invita alla riflessione su alcune tematiche.
Da subito si denota la capacità dell’autore di saper utilizzare le parole per descrivere luoghi e personaggi. Le ambientazioni sono descritte con cura, tanto che certe scene sono vivide dinanzi agli occhi del lettore. Ciò rende le due storie ricche di dettagli e maggiormente coinvolgenti.
Da una parte abbiamo una storia ambientata nel Medioevo con un protagonista che si trova a cercare risposte senza neppure saperlo. Il guerriero, di nome Parsifal, intraprende un viaggio per affrontare un dolore che gli pare insopportabile per una battaglia sanguinosa che lo ha segnato.
Dall’altra abbiamo una storia ambientata in un futuro, e se il primo racconto appare molto concreto e delineato, il secondo si presenta come un fantasy. Qui la popolazione ha dovuto cedere sia parte della propria personalità sia i ricordi a favore di un progresso millantato dai potenti.
Ma c’è chi è riuscito a contrastare questa espropriazione e, guidato da un comandante coraggioso, affronta la sua battaglia. In questo secondo racconto si accavallano sogno e realtà e i contorni sono sbiaditi, rispetto a quelli molto netti e definiti del primo racconto.
Commento libro
In entrambi io ci ho letto una necessità di ritrovare la libertà perduta, che fosse mentale, fisica o interiore.
Il libro è coinvolgente, originale, con scenari interessanti e un percorso delineato con cura. La scrittura è veloce e appassionante. I protagonisti appaiono tormentati, ma anche valorosi, coraggiosi e intraprendenti. C’è uno sguardo all’interno dei protagonisti molto acuto, non solo proiettato all’esterno.
Libro consigliato a chi ama le storie avvincenti.