Di cosa parla Quel fantastico peggior anno della mia vita di Jesse Andrews
È uscito da qualche giorno nelle sale cinematografiche italiane il film tratto dall’omonimo libro Quel fantastico peggior anno della mia vita di Jesse Andrews.
Questo romanzo è stato paragonato a Noi siamo infinito di Stephen Chbosky per il tipo di scrittura e ha qualcosa di vagamente simile anche al libro Colpa delle stelle di John Green, soprattutto per il tema della malattia che hanno in comune.
Quel fantastico peggior anno della mia vita è un libro scritto in prima persona dal protagonista Greg, un ragazzo che per tanto tempo ha cercato di essere trasparente agli occhi degli altri per evitare le prese in giro dei compagni e che con la sua ironia e le sue tattiche è stato in grado di frequentare i vari gruppi della scuola senza farne veramente parte.
Con la sua penna sarcastica, scrivendo un libro che lui stesso definisce pessimo, racconta le sue disavventure di adolescente, parla delle sue storie d’amore poco credibili, del suo essere asociale e dei brutti film che gira insieme al suo amico.
Un giorno la sua vita viene messa in crisi da una cattiva notizia, la madre gli dice che Rachel, una sua compagna di scuola con cui si è frequentato per breve tempo, ha la leucemia e che lui dovrà starle accanto.
Anche la madre di Rachel crede sia la cosa giusta, soprattutto perché Greg è un ragazzo simpatico, che fa delle battute a dir poco brutte, ma che sembrano piacere tanto. La simpatia innata che possiede è ciò che serve alla sua amica per distrarsi mentre fa le chemioterapie e sente di avviarsi verso la morte.
Non è facile per Greg usare le parole giuste quando tutto sembra non avere più importanza, non è semplice per lui trovare il modo migliore per stare vicino a Rachel, ma lentamente conquisterà la sua fiducia anche grazie all’intervento provvidenziale del suo folle amico Earl, che per quanto incasinato e privo di equilibrio riesce ad aiutare Greg nella sua piccola/grande impresa.
Insieme decideranno di girare un film per lei, uno di quelli che considerano pessimo come i precedenti, ma che può far contenta la loro amica.
Quel fantastico peggior anno della mia vita è scritto con un linguaggio che di sicuro piacerà tanto ai giovani e meno agli adulti, spesso pungente, in alcuni casi telegrafico, infarinato qua e là con qualche parola volgare. Sembra che lo scrittore Jesse Andrews ci tenga a raccontare la storia proprio come se a scriverla fosse un adolescente, con il suo modo di pensare, a volte superficiale, a volte spogliato di emozioni, per rendere meglio l’idea della verità provata da un giovane messo di fronte alla morte.
Quello di Andrews è un romanzo che di sicuro è più adatto ai ragazzi che a un pubblico adulto, ma che in un modo che non so spiegare riesce a catturare l’attenzione anche di un lettore più in là con l’età, seppur non riesca a scalfire…
Il film Quel fantastico peggior anno della mia vita ha vinto due premi al Sundance Film Festival 2015: il premio del pubblico e il gran premio della giuria.
Trailer del film Quel fantastico peggior anno della mia vita: