Recensione libro “Rinnegati dalla Repubblica” di Fabrizio Thellung

Citazione “Ho solo la volontà di non accettare più la storia raccontata con evidenti impostazioni pregiudiziali e di ridare voce a quelle persone, che secondo la storiografia dominante da oltre mezzo secolo, non sono neppure esistite, o comunque non appaiono degne di riflessione.”
Rinnegati dalla Repubblica
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“Rinnegati dalla Repubblica” di Fabrizio Thellung: la storia da approfondire

“Rinnegati dalla Repubblica” dello scrittore Fabrizio Thellung è un saggio intenso e penetrante per le tante tematiche affrontate. Lo scrittore, attraverso le vicende vissute in prima persona dal padre, che ha combattuto in entrambe le guerre mondiali, affronta in modo critico le contraddizioni e le problematiche morali, politiche e sociali che l’Italia ha vissuto.

Lo scrittore attraverso un’intervista postuma e immaginaria al padre, vuole ridare voce a un uomo, la cui vicenda, come quella di tanti come lui, è stata cancellata dai “gendarmi della memoria”.

Il padre di Fabrizio Thellung ha vissuto intensamente e drammaticamente, come molti altri protagonisti di quello spaccato di storia, la Prima Guerra Mondiale, la dittatura fascista, la Seconda Guerra Mondiale e il difficile dopoguerra.

La biografia che viene ricostruita del padre, che si racconta in prima persona, attraverso i suoi appunti, i suoi diari, i suoi ricordi, la documentazione rilasciata dall’Esercito riporta ciò che ha visto, sentito e vissuto. Ciò diventa una lente di ingrandimento attraverso cui osservare la trasformazione della società italiana nel ‘900. Ma questo espediente dell’autore serve anche per capire che alcune informazioni e verità sono state, in molti casi, censurate, mistificate, riportate in parte dalla storiografia.

Commento libro

Il lettore leggendo “Rinnegati dalla Repubblica” si troverà a porsi una domanda sostanziale: perché molti storici, specialmente tra gli anni ’50 e ’80 del Novecento, hanno riportato le vicende italiane in modo palesemente poco obiettivo? Quale era il disegno politico che sottendeva questa impostazione?

In questo libro si parla di scelte, di guerra, di impegno per rimanere fedeli ai propri principi morali. Soprattutto lo scrittore, con questa narrazione, ci spinge a comprendere quali furono le motivazioni che portarono alcune persone a schierarsi contro il pensiero dominante, spesso rischiando la loro stessa vita.

Particolarmente significativo è il capitolo nel quale lo scrittore riporta integralmente il taccuino del 1942, rinvenuto recentemente in un vecchio baule, compilato giorno dopo giorno dal padre, ufficiale di complemento di Cavalleria, che era stato inviato in Iugoslavia. In esso si scoprono le atrocità terribili compiute dai partigiani titini e dagli ustascia su quel fronte di guerra, spesso sottaciute dalla storiografia “ufficiale”.

La storia la scrivono i vincitori, è sempre stato così, ma a ottant’anni di distanza, le vicende accadute sul confine orientale d’Italia meritano finalmente che si approfondiscano in modo oggettivo.

Conclusioni


Analisi, documentazioni, ricostruzioni di eventi storici che hanno cambiato le persone e la società fanno di questo saggio un’opera intensa, importante e complessa. Lo scrittore porta luce tra le ombre della storia, che spesso sono indirizzate all’oblio, quando invece c’è bisogno di ricerca di verità.
Ciò che colpisce, inoltre, è il comprendere al di là dei fatti storici, le relazioni degli eventi con le trasformazioni ideologiche e culturali che hanno attraversato l’Italia nel corso degli anni.

Il testo è scritto in modo chiaro e accessibile, e lo scrittore Thellung è capace di unire il rigore accademico e grande capacità divulgativa. Ciò rende il saggio interessante sia per un pubblico di addetti ai lavori, che per chi desidera approfondire la storia dell’Italia.

Il libro si è classificato al 1° posto al Premio Letterario Mario Pannunzio per la sezione saggistica e giornalismo. Inoltre risulta opera premiata al Concorso biennale internazionale “Percorsi letterari dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron” nona edizione 2024/2025 e presentata in anteprima nell’antologia del Premio alla Fiera del Libro Frankfurter Buchmesse 2024.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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