Trama e recensione libro Se lo sguardo è da un oblò di Ornella Gatti
Se lo sguardo è da un oblò della scrittrice emergente Ornella Gatti è una raccolta di poesie, di pensieri, di emozioni che attraversano il tempo. Sensazioni allo stato puro che per quanto personali diventano condivisibili e quindi diventano di chi le legge.
Guardando da un oblò, da una fessura piccola che però dà una visuale concentrata sui dettagli, si possono meglio cogliere emozioni, immagini e prospettive. Soprattutto si può viaggiare con la fantasia, con l’immaginazione, non solo con il corpo…
Guardando attraverso un oblò si ha la possibilità di scoprire spazi e sentirsi liberi, avendo l’infinito dinanzi a sé, ma sentendosi protetti. Questa la sensazione provata leggendo il libro Se lo sguardo è da un oblò.
Un elemento imprescindibile per Ornella Gatti è l’acqua che ispira e smuove, che culla e trascina giù con violenza, alzando onde che portano al cielo o facendo sprofondare nell’abisso.
Commento libro di Ornella Gatti
La scrittrice è capace di cogliere l’essenziale nei dettagli, nelle emozioni, nei suoi pensieri e rimandarli proprio come un’onda al lettore.
Se lo sguardo è da un oblò è una raccolta di una trentina di scritti che partono da molto lontano, che raccontano la parte più intima della scrittrice.
Ciò che si avverte leggendo questo libro è la necessità di Ornella Gatti di andare oltre, di navigare nuove acque, di non fermarsi. Lei vuole esplorare, immergersi e condividere.
Molto belle le poesie dedicate a chi ha perduto la vita in mare e alle vittime delle guerre dimenticate.
La poetessa dimostra di avere una sensibilità che va oltre il proprio territorio, che guarda anche agli altri, al di là di quello che ha dentro di sé. Non ha quindi solo uno sguardo rivolto verso l’interno ma anche verso l’esterno, il sociale, l’altro.
Libro consigliato a chi vuole navigare in acque a volte tumultuose altre delicate come un soffio.