Trama e recensione libro “Siamo corpi da abbracciare” di Manuela Mori
“Siamo corpi da abbracciare” è una raccolta di poesie dal titolo accattivante scritto con grande trasporto da Manuela Mori. Il libro è stato pubblicato da Palomar Editrice nel 2020.
La poetessa, in questa silloge, dà forma anche a ciò che è essenza, costruisce emozioni, evoca sentimenti e induce alla riflessione.
“Siamo corpi da abbracciare” sembra un viaggio con le sue tante salite e discese all’interno della poetessa. Manuela Mori riesce a dare concretezza alla realtà che la circonda, non cerca risposte, semplicemente osserva, vive, trasporta il suo stato interiore in questa silloge.
Il male di esistere, l’abbandono, la sopravvivenza, la solitudine, la vita che illude, la preclusione della felicità, la speranza che la gioia possa coinvolgere. Tanti i sentimenti a cui si lascia andare.
La poetessa spazia nel suo mondo fatto di nessuna illusione, tanto realismo, di perdono quando si riesce, di corpi decadenti in cerca di abbracci. Un mondo concreto, sporcato dal dolore, dall’inganno, ma che può essere cambiato, che ha sprazzi di luce.
Nei suoi versi ho letto l’esigenza di trovare se stessa in mezzo agli altri, di trovare quel luogo di cui parla che non ci è dato dalla nascita, ma dalla ricerca, dalla conoscenza.
“Si nasce in un luogo provvisorio.
Solo dopo, a poco a poco,
si va costruendo il nostro vero luogo.
Per nascervi dopo.
Ogni volta in modo più definito
Un viandare di spersi pellegrini
sopra le geografie del cuore,
seguendo sempre la stessa rotta,
– conosci te stesso –
fino all’incastro perfetto.”
“Siamo corpi da abbracciare” racchiude tanti significati, dà valore e peso a ogni gesto, pensiero, confronto e riflessione. Il lettore potrà interpretare le sue parole usando i sentimenti che ha, le emozioni che vive durante la lettura.
Commento libro di Manuela Mori
Con le sue poesie magnetiche, immediate e avvolgenti Manuela Mori fa compiere un viaggio all’interno di una vita in cui bene e male si fronteggiano. Un’esistenza in cui c’è più spazio per le tenebre che per la luce, dove ciò che conta sono i sentimenti che si provano, l’amore perfetto anche quando non c’è.
In poche pagine “Siamo corpi da abbracciare” esprime un mondo complesso, quello che la circonda, in cui cammina, mentre medita e scuote chi incontra, ma esprime anche il mondo che la scrittrice ha dentro.
Attraverso i versi, le frasi, gli accenni e gli approfondimenti la poetessa ci dà i suoi occhi per guardare, le sue mani per accarezzare, il suo corpo per sentire.