Di cosa parla Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi
Pereira è un anziano giornalista portoghese che, dopo anni trascorsi a scrivere di cronaca, passa a curare con grande passione la rubrica letteraria del “Lisboa”. Pereira vive una vita monotona, ma non noiosa, diviso tra il giornale, una dieta fatta di troppe limonate, lunghe chiacchierate con la fotografia incorniciata della moglie deceduta, ed il pensiero ossessivo della morte.
Poco importa che il Portogallo, il paese in cui vive, è nel pieno della dittatura di Salazar, che applica una severa restrizione della libertà, soprattutto per la stampa. Pereira continua la sua vita, occupandosi soltanto di letteratura, per altro francese, e sembra non avere alcun interesse per le sorti del mondo che ha inconsciamente tagliato fuori dalla sua vita.
Ma l’attualità dei fatti entra lentamente nella quotidianità di Pereira quando, dopo aver letto un articolo tratto dalla testi di laurea del giovane Monteiro Rossi, lo chiama per offrirgli un periodo di prova come suo aiutante. Il giovane dovrà preparare dei “coccodrilli”, articoli giornalistici in cui si decanta la vita di personaggi famosi, pronti ad essere pubblicato nel caso di una loro imminente dipartita. Un incarico semplice, una sorta di moderno tirocinio per insegnare il mestiere al giovane Rossi.
Il ragazzo, però, è uno spirito irrequieto e i suoi articoli sono troppo accesi per i gusti di Pereira, soprattutto quello in cui Rossi, contravvenendo alle indicazioni, scrive il coccodrilli di Gabriele D’Annunzio, criticandone aspramente la sua adesione al fascismo. Trascinato dalla preoccupazione per il giovane Rossi, che Pereira vede come il figlio che non ha mai avuto, il protagonista del libro Sostiene Pereira si avvicina pericolosamente all’azione rivoluzionaria.
Su malgrado, Pereira è costretto a fare i conti con una realtà che aveva tenuto fuori dalla sua vita per troppo tempo, rendendosi conto di come la dittatura fosse morbosamente presente anche nelle sue decisioni. Sarà l’incontro con il dottor Cardoso a fargli prendere coscienza della necessità di agire contro la dittatura.
Il romanzo storico Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi è scritto con una gustosa delicatezza, che non manca di sottolineare spunti estremamente interessanti e di un’attualità agghiacciante. La scelta stilistica di ripetere incessantemente la frase Sostiene Pereira all’interno del testo, come se il protagonista avesse rilasciato una dichiarazione in tribunale o, peggio ancora, si stia difendendo da accuse infamanti, ha il pregio di incuriosire oltre modo il lettore, letteralmente rapito dalla lentezza e dalla meticolosa ripetizione dei gesti di Pereira.
Il libro Sostiene Pereira è un capolavoro della letteratura italiana del Novecento, in cui Tabucchi miscela sapientemente il personale con il pubblico, dimostrando che anche il più piccolo gesto, compiuto dalla più piccola persona, non è assolutamente irrilevante per il sistema in cui questo soggetto vive.