“Storia di una bugia” di Sara Braghin: la verità che si nasconde!
Il romanzo “Storia di una bugia” di Sara Braghin è un collage di storie, persone con le loro vite differenti, che hanno qualcosa che le accomuna. I protagonisti di questo libro, infatti, vivono il loro tempo cercando, ognuno a modo proprio, di offuscare le sensazioni di dolore e difficoltà che sentono opprimenti.
In un’atmosfera cupa, la scrittrice introduce e fa muovere i suoi personaggi con grande attenzione, sia per la descrizione delle scene che delle peculiarità che distinguono i suoi attori.
I ragazzi di cui ci racconta Sara Braghin vivono in una realtà fatta di eccessi, tra droghe, alcool e sesso. Come se l’esistenza non avesse un reale valore, come se non ci fossero regole, né un balsamo per l’anima da ricercare in qualcosa di buono.
In questo clima già rarefatto, con questi giovani disinibiti e apparentemente senza speranza, si aggiunge la violenza, quella che porta Vincent a voler mettere in atto il suo riscatto. E, colui che è tornato, lo fa nel modo peggiore, rapendo un ragazzo e uccidendone due.
E se già il gioco non fosse abbastanza ricco di pedine e di mosse strane, si aggiunge alla storia un personaggio misterioso che si trascina un bagaglio di bugie sempre pronto a riempirsi di altro…
Cosa accadrà a questi giovani in cui spesso prevale l’istinto, la vendetta, l’intraprendere la strada più disastrata come se neanche si vedesse che c’è un’alternativa buona?
Commento libro
Sara Braghin ha scritto un romanzo che per ambientazioni, trama e scrittura strizza l’occhio alla moderna letteratura americana. La scena diventa un tutt’uno con i protagonisti e la parte oscura dei personaggi sembra prevalere anche se esistono da qualche parte buoni sentimenti.
L’eccesso e l’istinto primordiale sembrano essere alla base delle loro azioni e reazioni. Il che dà ritmo alla storia e pathos.
Questo romanzo, pubblicato da Planet Book, è fitto, netto, dalle tonalità cupe, ma anche un ritratto del mondo irrazionale e ferito di molti giovani allo sbando.