Di cosa parla The treatment di Suzanne Young
Sicuramente The Program è uno dei distopici più riusciti di questi anni e il sequel The treatment di Suzanne Young non è da meno.
Questa saga pensata per i ragazzi dai 14 anni in su, è riuscita a catturare l’attenzione anche degli adulti, nonostante non sia osannata come quella di Hunger Games o Divergent, forse per la momentanea mancanza del film.
The treatment parte dal punto esatto in cui il lettore era stato lasciato: Sloane a James, sopravvissuti al Programma che costringe gli adolescenti considerati a rischio depressione a non avere più ricordi, continuano a non sapere chi fossero prima e quali legami avessero, ma spronati da sentimenti forti e inequivocabili stanno nuovamente insieme.
Qualche sprazzo di luce nella mente di Sloane si fa largo, flash che la inducono a credere di poter recuperare ciò che sembra perso dentro di sé e per questa sua capacità si mostra pericolosa per il sistema messo in piedi dal Programma.
Con il fiato sul collo da parte di chi sa di dover ridurre il danno che può creare Sloane al sistema, i due innamorati non possono fare altro che scappare e cercare di salvarsi.
Il Programma ha iniziato a mostrare le sue falle e deve rimediare per non perdere di credibilità dimostrando come tutto ciò su cui hanno lavorato fino a quell’istante sia fallibile.
Per questo sono in tanti a mettersi sulle tracce di Sloane e James, che forti dei loro sentimenti e sicuri di non poter fare molto altro, si uniscono ai ribelli: coloro che vogliono dimostrare come il Programma si basi su menzogne e segreti scioccanti.
Una volta accolti tra i ribelli, però, non è facile però per i due ragazzi farsi accettare e soprattutto conquistare la fiducia degli altri, ma anche loro dubiteranno della bontà delle azioni dei ribelli. Questa parte di The treatment è forse tra le più interessanti, perché i ragazzi sentono di avere più di un nemico da cui guardarsi e la confusione che alberga nelle loro menti rende la storia ancora più avvincente.
Ci sarà un momento in cui persino i due innamorati dubiteranno l’uno dei sentimenti dell’altro, quando lentamente qualcosa del passato s’insinuerà tra loro mettendo in discussione la relazione che hanno.
La novità del romanzo The treatment è che stravolgerà i piani del sistema è che Michael Realm, amico di Sloane, le ha dato una pillola arancione in grado di far tornare indietro i ricordi, insomma la cura, il trattamento.
Quest’unica pillola non solo stuzzica Sloane e James, combattuti tra il se prenderla o no, – combattuti perché prevedono, senza alcuna certezza, le conseguenze devastanti che il suo uso potrebbe fare sulle loro menti e sulla loro relazione – ma interessa soprattutto a quelli del Programma, che hanno bisogno di impossessarsene nuovamente.
Il libro The treatment di Suzanne Young gioca sul filo della tensione, creando per i protagonisti sempre una doppia linea da seguire, totalmente opposta all’altra e che mette in dubbio ogni cosa: che si tratti di rapporti, di fiducia, di futuro, di amicizia o di amore non c’è certezza che regga dinanzi al Programma.
The Program, serie bestseller del New York Times, convince e travolge con la sua narrazione e per la bell’idea di Suzanne Young, ma per il momento sembra giunta al termine, purtroppo. La De Agostini, però, casa editrice che l’ha pubblicato in Italia, ci invita a leggere in versione ebook The ricovery, la storia di Realm che cerca di fare i conti con i suoi sensi di colpa.