Recensione libro “Di Ilde ce n’è una sola” di Andrea Vitali
Lo scrittore Andrea Vitali con il suo ultimo libro “Di Ilde ce n’è una sola” torna ad analizzare gli anni Settanta, periodo che seguì il boom economico con tutte le conseguenze che portò: scarsità di risorse economiche per alcuni e sensazione di essere invisibili per quelli che credevano di avercela fatta.
La storia “Di Ilde ce n’è una sola” raccontata da Vitali ci conduce in un luogo in cui sembrano esserci segreti che si confondono con la verità e le menzogne. Un ritrovamento fortuito porterà scompiglio nel paese.
A sbrogliare la matassa ci prova Oscar, un operaio da mesi in cassa integrazione che cerca di approfondire i suoi sospetti su Ilde, la sua giovane moglie. La donna oltre ad avere meno anni di lui, non è facile da affrontare per il suo carattere deciso, ma forse non nasconde niente, cerca solo di trovare il modo per raggiungere indenne la fine del mese.
Il libro “Di Ilde ce n’è una sola” di Andrea Vitali come i suoi precedenti, va a fondo in un periodo storico di rilievo per l’Italia e i suoi cittadini. Con la sua scrittura semplice e diretta Vitali affronta l’argomento con maestria, riuscendo in pochi giorni a scalare le classifiche di vendita.
Libri da leggere di Andrea Vitale: “Premiata ditta Sorelle Ficcadenti” e “Quattro sberle benedette”.