Recensione libro “Storia di chi fugge e di chi resta” di Elena Ferrante
Le due amiche Elena e Lila ritornano. Le protagoniste di “Storia di chi fugge e di chi resta” di Elena Ferrante, sono le stesse che i lettori della Ferrante hanno conosciuto nei romanzi “L’amica geniale” e “Storia del nuovo cognome”.
“Storia di chi fugge e di chi resta” infatti è il terzo volume, che anticipa l’uscita nel 2014 del libro conclusivo “Storia della bambina perduta”.
Le due ragazze ormai sono donne e gli anni Settanta non sono facili da vivere.
Elena dopo aver studiato a Pisa ha avuto successo con un romanzo che l’ha condotta in una realtà a lei del tutto sconosciuta, fatta di gente colta e ricca. Mentre Lila si è sposata giovanissima, ha avuto un bambino, ha lasciato il marito e ora fa l’operaia.
Le due amiche hanno cercato in tutti i modi di costruirsi un destino diverso da quello che sembrava essere stato scritto per loro. Entrambe non vogliono sottostare alla povertà e all’arretratezza del luogo in cui vivevano.
Elena Ferrante nel libro “Storia di chi fugge e di chi resta” riesce a mostrare la realtà degli anni Settanta, in cui si viveva in bilico senza sapere dove tendere, dove c’era molta incertezza, ma anche tanta speranza che le cose prendessero la piega giusta.
Commento libro di Elena Ferrante
Immerse in questa realtà le due amiche riescono a mantenere un legame saldo, fatto di alti e bassi, ma che dà loro sempre una visuale diversa e alternativa. E la Ferrante come sempre è in grado di coinvolgere il lettore con le sue storie che scavano a fondo.
Sicuramente questo romanzo di passaggio tra il primo, magnifico, e l’ultimo coinvolgente è meno interessante, ma trattandosi di un volume che si trova un po’ nel mezzo, crediamo sia normale non essere all’altezza degli altri per quanto bello sia.
Aggiornamento sui libri di Elena Ferrante. Dalla serie è stata tratta un’interessante serie televisiva ambientata a Napoli andata in onda su Rai1. Molto apprezzata dalla critica e da una parte del pubblico, riporta fedelmente la storia raccontata nella serie de “L’amica geniale.”