Di cosa parla “A Mosca, a Mosca” di Serena Vitale
Il libro “A Mosca, a Mosca” di Serena Vitale è un’autobiografia che si apre nel 1967.
Serena si reca nella Mosca brezhneviana durante la Guerra fredda per scrivere la tesi. Ha vinto una borsa di studio, ma più di ogni altra cosa è amante della cultura russa, per questo si reca lì.
La protagonista del libro “A Mosca, a Mosca” capisce da subito che prima di dedicarsi alla letteratura dovrà stare ben attenta a non cadere nella trappola del sistema, di un quotidiano che annulla le persone nel profondo, nelle idee e nei gesti.
Il libro mette in evidenza il terrore, il controllo, la spersonalizzazione attuata dal KGB che era ovunque ad ascoltare. La scrittrice Serena Vitale ci mostra la vera storia, evidenziando le caratteristiche di ogni personaggio e situazione, andando a fondo.
Serena Vitale in “A Mosca, a Mosca” ci racconta quaranta anni di storia, quella della Russia sovietica, sottolineando la tragica ironia della quotidianità, in cui la cultura, l’ideologia, la realtà interiore era censurata e ci conduce fino ai nostri giorni in cui ci sono pochissimi ricconi e tantissimi poveri inascoltati.