Di cosa parla “Canale Mussolini” di Antonio Pennacchi
Il libro vincitore del Premio Strega 2010 “Canale Mussolini” di Antonio Pennacchi si regge su un argomento portante: la bonifica delle Paludi Pontine. Lì ai suoi argini ricoperti di eucalipti stanno i ragazzi e fanno il bagno sotto le sue piccole cascate, mentre gli aironi trovano rifugio.
E su questa zona, bonificata dai progetti del Duce, si insediano migliaia di persone che sono arrivate dal Nord, tra cui i Peruzzi venuti dalla alture padane spinti dal coraggio dello zio Pericle. Con lui ci sono i genitori anziani, i fratelli e le nuore. Ma anche la nonna, dolce ed inflessibile, che ha il ruolo del padrone, stabilisce le regole di casa che i figli obbediscono senza contrapporsi minimamente.
Ma i protagonisti del libro “Canele Mussolini” sono vari, c’è Adelchi, più adatto al comando che al lavoro, il cocco di mamma. Iseo,Temistocle, Treves e Turati, fratelli stretti in un affetto profondo basato su poche parole e gesti forti, assoluti, con promesse dette con voce rotta sui campi di lavoro o nelle trincee.
E poi ci sono le sorelle, a volte buone altre perfide e velenose, la moglie di Pericle, Armida, bella, sposata con il più valoroso. Lei la donna più generosa, capace di amare senza paura né riserve. Infine c’è Paride, il nipote prediletto, quello buono ma destinato, come lo è stato l’eroe di cui egli porta il nome, ad essere causa della sfortuna che travolgerà i Peruzzi.
Il romanzo di Antonio Pennacchi “Canale Mussolini” sembra tenere alte le aspettative per gli argomenti trattati e i personaggi utilizzati nella storia, sarà forse per questo che si è aggiudicato il Premio Strega 2010? Ai lettori la risposta.