Di cosa parla “Educazione siberiana” di Nicolai Lilin
Lo scrittore Nicolai Lilin nel suo libro “Educazione siberiana” ci mostra ancora uno spaccato di vita. Ci racconta della Transnistria, una regione dell’ex URSS che si autoproclamò indipendente nel 1990 ma non è stata riconosciuta da nessuno Stato.
In questo luogo, che sembra essere fuori dal tempo, la criminalità è molto diffusa.
“Educazione siberiana” mette in evidenza quello che succedeva soprattutto in un quartiere, Fiume Basso, dove i giovani si scontravano o con gli sbirri lanciando, contro i distretti di polizia, delle molotov o con altre bande per farsi le ossa.
Nicolai Lilin descrive, con un linguaggio che a volte spiazza, dei criminali “onesti”, uomini con un’anima a doppio strato in cui convivono violenza brutale e altruismo.
“Educazione siberiana” significa aver appreso e saper gestire il bene e il male in un luogo non riconosciuto e per questo già dimenticato.