Di cosa parla “Il baco da seta” di Robert Galbraith
Dopo “Il richiamo del cuculo” la scrittrice J.K. Rowling, creatrice di Harry Potter, con lo pseudonimo Robert Galbraith ritorna in libreria con il romanzo “Il baco da seta”, secondo libro che vede come protagonista l’investigatore Cormoran Strike.
In questo libro ambientato a Londra, lo scrittore Ower Quine scompare nel nulla facendo perdere le sue tracce. Questa non è la prima volta, ma di solito non sta via per così tanti giorni.
La moglie ha bisogno di lui e preoccupata si rivolge a Strike, un investigatore privato. All’investigatore appare chiaro da subito che la scomparsa di Owen non è casuale e nasconde qualcosa di preoccupante.
Owen ha portato con sé il suo ultimo romanzo in cui non si esime dall’attaccare la maggior parte delle persone che conosce, in particolare coloro che fanno il suo stesso lavoro.
Il libro è talmente pieno di invettive, che se venisse realmente pubblicato potrebbe creare non pochi problemi, e per questo si sospetta che la scomparsa dello scrittore sia legato alla sua opera: sono molti quelli che hanno interesse a non voler vedere pubblicato questo libro.
“Il baco da seta” di Robert Galbraith è un libro pieno di colpi di scena, che mettono in mostra l’aspetto più nascosto dell’editoria inglese. Un romanzo giallo che potrebbe essere considerato scomodo o semplicemente può essere letto come un romanzo che utilizza un intrigo per tenere viva l’attenzione del lettore.