Trama e recensione libro “Il cacciatore del buio” di Donato Carrisi
Ancora un romanzo pieno di pathos scritto da Donato Carrisi, intitolato “Il cacciatore del buio”.
Questo è il quinto thriller di Donato Carrisi e come nei precedenti, anche in questo libro, edito dalla Longanesi, il lettore potrà addentrarsi in una storia da brivido.
Protagonisti de “Il cacciatore del buio” sono gli stessi che abbiamo ritrovato nel libro precedente. Ma anche l’ambientazione delle vicende è la stessa del thriller “Il tribunale delle anime” pubblicato nel 2011 di Carrisi: la Santa Penitenzieria Apostolica.
Si tratta del luogo, nato nel XIII secolo, in cui sono state archiviate tutte le confessioni dei gravi peccati commessi. In pratica è il primo tribunale della Curia romana.
Marcus, ultimo a far parte dei preti penitenzieri, appartiene alla Santa Penitenzieria Apostolica. A quest’uomo non resta molto, se non la rabbia: ha perso la memoria e non ha identità.
Marcus lavora insieme a Sandra per mettere assieme i pezzi che si ritrovano sulla scena del crimine e arrivare a scoprire la verità nascosta. Ma per quest’ultimo delitto non bastano le indiscutibili capacità investigative di Marcus e Sandra.
“Il cacciatore del buio” è come tutti i romanzi di Carrisi coinvolgente e affascinante, ma sarebbe bene leggere prima “Il tribunale delle anime” per avere chiara l’ambientazione e conoscere in modo più approfondito i personaggi.
“Il cacciatore del buio” è un thriller che ha una trama ben intrecciata, che coinvolge da subito il lettore, facendolo diventare partecipe alla storia, come se si trovasse accanto a Marcus e Sandra.
Libri da leggere di Donato Carrisi: “Il suggeritore”, “Io sono l’abisso” e “La ragazza nella nebbia”.