Di cosa parla L’isola sotto il mare di Isabel Allende
L’isola sotto il mare di Isabel Allende è ambientato nel 1770, a Santo Domingo, laddove vi sono una miscela di culture contrastanti, di razze e religioni differenti. Troppe contrapposizioni rendono il territorio ostile, macchiato dal sangue di battaglie continue.
Tété è una bambina di nove anni che viene venduta come schiava a Valmorai, un francese che è giunto dall’Europa per rilevare la piantagione di suo padre morto.
Sembra non esserci indipendenza laddove si viene privati di tutto, quando si diventa schiavi e si è costretti alla sottomissioni, quando si subiscono soprusi e la violenza è l’esempio dominante, quando non sembra esserci una via d’uscita.
Ma tra insurrezioni e passioni che vibrano nell’anima, Tété diventa una donna che conquista la sua libertà.
E intanto la storia narrata ne L’isola sotto il mare fa il suo corso e alle sue spalle, come una scenografia, eventi sanguinari e poetici si susseguono facendo da sfondo al tempo di quella che era una bambina, ma che coraggiosamente diventa una donna che affronta le difficoltà e non si arrende al suo destino.
L’amore per se stessi, per la vita e per la propria liberà spinge la protagonista del libro L’isola sotto il mare di Isabel Allende ad affrontare la paure e a rinascere.