Di cosa parla “La bellezza è un malinteso” di Sandrone Dazieri
E’ inverno in una Milano gelida. Un uomo sospettato di un piccolo furto si butta sotto il treno della metropolitana. E’ questa l’apertura del romanzo di Sandrone Dazieri “La bellezza è un malinteso”.
La tranquillità di Sandrone Dazieri, detto Gorilla, viene disturbata. Per tanto tempo Il Gorilla si è occupato solo di investigare al servizio delle assicurazioni e ha rinunciato al pericolo, non sa più, infatti, cosa siano i delitti efferati.
Negli anni è riuscito a costruirsi l’immagine del professionista perfetto, ma nasconde qualcosa di molto violento dentro di sé: una follia dal nome il Socio. Il Gorilla ha una doppia personalità che viene fuori di notte, che non si può controllare.
Così assieme al suo Socio ritorna in strada per scoprire cosa si nasconde dietro il suicidio di cui lui sente una certa responsabilità. Ma l’odore del sangue gli fa perdere la ragione, anche se sa che la dipendenza porta pericolo e sofferenza, poiché “La bellezza è un malinteso”.