Trama e recensione libro “Marina” di Carlos Ruiz Zafòn
“Marina” dello scrittore Carlos Ruiz Zafòn conduce, come gli altri libri dell’autore, nella città di Barcellona. Ci troviamo alla fine degli anni Settanta e Oscar è uno studente che frequenta il collegio del posto. Il ragazzo sente spesso la necessità di trovare la sua strada e la consistenza tangibile dei suoi sogni.
Per questo si perde tra le vie della città, tra palazzi e le tradizioni di un luogo che nasconde il proprio mistero e rivela lentamente il suo passato attraverso le storie che racconta.
Durante una di queste fughe solitarie, Oscar si lascia sorprendere da una musica di un grammofono. Segue le sue note e si ritrova ad ascoltare il suono sotto le finestre di questa casa sconosciuta. Prende in ostaggio un orologio antico, colto da un istinto irrefrenabile e scappa. Quando, però, decide di riportare nelle mani del proprietario l’oggetto, incontra Marina e il padre Germàn.
Da quel momento in poi la vita del giovane rimarrà impigliata in quella della famiglia di Marina. Una storia che sembra nascondere segreti mai rivelati e i misteri della tanto amata Barcellona, che spingeranno il protagonista di “Marina” sempre più lontano dal suo collegio per cogliere l’irrefrenabile desiderio di scoprire tutto quello che non è mai stato confessato.
Quarta di copertina del libro di Zafon
Barcellona, fine anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell’età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Óscar ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero.
In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All’interno, un antico grammofono suona un’ammaliante canzone per voce e pianoforte. Nel momento in cui sottrae l’oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso.
Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Óscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germàn. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l’irrevocabile fine della sua adolescenza. Scritto prima de “L’ombra del vento” e “Il gioco dell’angelo” questo romanzo ne anticipa i grandi temi: gli enigmi del passato, l’amore per la conoscenza, la bellezza gotica e senza tempo di Barcellona.