Recensione libro “Un canto di Natale e altri racconti” di Charles Dickens
“Un canto di Natale e altri racconti” di Charles Dickens, descrive la storia di un uomo. Scrooge pensa solo al successo, al denaro e ai suoi affari, trascurando la famiglia. Non apprezza le cose quotidiane e non riesce a godere del tepore del Natale.
La svolta della sua esistenza si ha proprio alla vigilia di Natale, quando l’uomo, rientrato a casa più irato del solito, si trova di fronte tre fantasmi, che rappresentano il passato, il presente e il futuro.
Quest’incontro cambierà il suo modo di provare i sentimenti e di essere con gli altri. Il protagonista del libro Un canto di Natale si pentirà del proprio egoismo, del distacco dalla sua famiglia e del disprezzo per le cose che ha, dando un senso più profondo alla propria vita.
Commento libro “Un canto di Natale”
Charles Dickens scrisse “Un Canto di Natale” col desiderio di coinvolgere sia i grandi che i bambini, attraverso favole commoventi, cercando di risvegliare sentimenti puri come l’amore e la tolleranza, il rispetto per gli altri e la capacità di apprezzare le piccole cose, come la serenità quotidiana e il focolare domestico.
I suoi racconti sono scritti con l’esigenza di far diventare il Natale l’occasione giusta per sentirsi migliori. Il giorno scelto per “Un canto di Natale” è quello più adatto, quello in cui tutti dovremmo essere più buoni, questo almeno è il detto comune!
Ma l’intento maggiore di Charles Dickens è di suscitare un senso di autocritica nella gente, con una messa in discussione che faccia trovare il giusto distacco dalla mentalità rigida del periodo vittoriano, in cui c’era una forte influenza dei pregiudizi sulla vita di tutti i giorni.
Nei racconti di Dickens domina la magia e la riflessione, mentre vagano in questo spazio fantasioso e reale allo stesso tempo, i fantasmi della notte di Natale.
Chi è Charles Dickens
Scrittore inglese nato nel 1812. Ha vissuto un’infanzia difficile e Charles Dickens fu condizionato soprattutto dalla situazione economica della famiglia. Il padre infatti finì in prigione per debiti e Charles Dickens fu costretto a lavorare in fabbrica; da qui deriva il suo odio per i lavori manuali e la necessità di vivere in isolamento. Giunto alla maggiore età divenne cronista parlamentare. Successivamente collaborò con alcuni giornali in cui apparvero parte dei suoi romanzi.
Scrisse Il circolo Pickwick, Oliver Twist, La bottega dell’antiquario, Le due città, Canto di Natale, Dombey e figlio e David Copperfield.