Di cosa parla Un’estate al mare di Giuseppe Culicchia
Nel romanzo Un’estate al mare Giuseppe Culicchia racconta la storia di Luca e Benedetta, due novelli sposi in viaggio di nozze nelle belle terre di Sicilia. Ma i protagonisti non sembrano certo l’idilliaca coppia che solitamente si associa a due ragazzi appena sposati.
Luca il protagonista de Un’estate al mare è un quasi quarantenne deluso dal mondo, leggermente ipocondriaco, maniaco della lettura di quotidiani, l’unico nella nazione che nel 2006, anno in cui svolge la storia, mentre tutti si sentivano più italiani seguendo il cammino sportivo degli azzurri ai Mondiali di Calcio, sperava che l’Italia non vincesse la Coppa del Mondo, per evitare che lo scandalo calciopoli fosse rapidamente dimenticato in pochi mesi, come sempre accade nel Belpaese.
Benedetta, milanese bella da togliere il fiato (unico difetto fisico: alluci incredibilmente lunghi), è ricca sfondata grazie all’azienda del “papi”e oca senza ritegno. Ha un solo desiderio, che via via diventa fissazione: restare incinta. Luca sembra aver accettato di sposare Benedetta per mettere definitivamente la testa a posto, convincersi che l’”amore perfettissimo” non esiste, e cercare di sorvolare sugli abissi culturali esistenti tra i due. Del resto, Luca non pare dare molto peso al mondo esterno, tutto preso com’è dal tentativo di curare la ferita lasciata dalla perdita del padre, con il quale aveva vissuto la sua infanzia proprio in Sicilia.
Ma a turbare la sua tranquillità di facciata, tra sole, mare, granite e tentativi di concepimento, spunta Katja, il suo primo amore, che oltre ad essere invecchiata, ha una figlia diciassettenne di nome Andrea. In seguito all’incontro con la sua prima fidanzata, Luca si ritrova in un vertice di sensazioni, emozioni e pensieri troppo strani per uno come lui.
Giuseppe Culicchia è uno di quegli autori che guardano alla vita con ironia macchiata di delusione. I protagonisti dei suoi libri sono sempre alquanto disillusi, e cercano di superare la monotonia della vita attraverso il loro sarcasmo.
Il suo stile inconfondibile salta fuori anche dalle pagine di Un’estate al mare, e fa scuotere la testa con un mezzo sorriso idiota stampato sulla faccia. Non si sa mai se ridere per le vicissitudini che capitano al povero Luca, o piangere perché, in fondo, l’amarezza del protagonista è spesso la stessa che prova il lettore.
Un’estate al mare è un romanzo abbastanza divertente, di sicuro non certo il migliore di Culicchia, ma che offre sempre e comunque una precisa fotografia dell’italiano medio che ogni persona si porta dentro.