Di cosa parla Un ottantaduenne, un gatto e una fantastica vacanza di J.B. Morrison
Dopo aver letto La fantastica storia dell’ottantunenne investito dal camioncino del latte non potevamo non leggere e inserire la recensione dell’ultimo libro di J.B. Morrison Un ottantaduenne, un gatto e una fantastica vacanza.
Ritorna il meraviglioso vecchietto che con una sorprendente agilità mentale riesce ad adeguarsi al tempo che passa pur trascinando il suo corpo scricchiolante e dolorante in giro per casa.
In questo romanzo ci sono riferimenti al vecchio libro, ma chi non dovesse aver letto il primo, può tranquillamente accompagnare Frank nel suo viaggio quotidiano, fatto di vecchi film da guardare, abitudini che si ripetono con precisione maniacale e un gatto con cui condividere il tempo.
Frank, però, non è solo un anziano che vive da solo, ha una famiglia, seppur lontana, è padre e nonno e quando viene sorpreso da due brutte notizie dette tutte d’un fiato dalla figlia al telefono, non ci pensa su neppure un attimo e decide di raggiungere lei e la nipote dall’altra parte del mondo in America.
Non ha soldi, ma l’occasione giusta si presenta alla porta nelle vesti del proprietario di casa che gli dà un assegno in cambio della casa: entro tre mesi Frank deve lasciare l’abitazione per essere venduta o abbattuta a favore di un nuovo complesso residenziale.
Frank pur sapendo di aver bisogno del suo spazio e di quella che è stata la sua casa per tanti anni, incassa i soldi, con cui tra l’altro dovrà pagare vecchie spese rimandate e bollette. Compra un biglietto per Los Angeles, fa la foto per il passaporto, prepara le valigie e parte per aiutare la figlia, che non solo si è separata dal marito mesi prima, ma ha anche il cancro.
Frank non sa come rendersi utile, non sa neppure che parole di conforto utilizzare con la figlia, non è mai stato bravo in queste cose, se n’era sempre occupata la moglie, ma spinto dall’istinto paterno fa il suo difficile viaggio per essere al fianco della figlia in un momento così difficile della sua vita.
Lì trascorrerà molto del suo tempo con la nipote che lo porterà in giro facendogli vedere tutti i posti in cui sono stati girati film di successo e man mano vedremo crescere il loro rapporto, che mostra la sensibilità e la dolcezza del protagonista di Un ottantaduenne, un gatto e una fantastica vacanza.
Non bisogna aspettarsi il colpo di scena leggendo questo romanzo, perché non c’è, così come sarebbe sbagliato cercare di fare un paragone tra Un ottantaduenne, un gatto e una fantastica vacanza e Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve. Questo libro deve essere letto per scoprire assieme al protagonista quanta solitudine possa esserci nella vita di un anziano che vive da solo, ma anche quanto i ricordi possano far nascere sorridi e pensieri dolci, soprattutto a quell’età.
Lo scrittore J.B. Morrison con la sua nuova storia vuole far trascorrere qualche piacevole ora in compagnia di un personaggio che fonde antichità e modernità in se stesso, un uomo che trascorrere la maggior parte del suo tempo a guardare film e a parlare con un gatto mono espressivo che per quanto burbero è un buon compagno.
Alla fine del libro rimarremo ancora per qualche ora assieme al buon vecchio Frank, che seppur malandato e ancora reduce del suo incidente con il camioncino del latte, trova il modo di rendersi utile, portando amore e aiuto ai suoi cari.
il finale non mi è piaciuto, termina in maniera fredda e distaccata… avrei preferito il colpo di scena… ma forse questa è la vita nell’attualità…