Di cosa parla Una presenza in quella casa di Paige Mckenzie
Il libro Una presenza in quella casa di Paige Mckenzie fa parte del genere horror, anche se a mio avviso velatamente, non nel senso classico del termine, con molte influenze del paranormale.
È questo connubio che ha reso il romanzo affascinante soprattutto agli occhi dei lettori appassionati di storie piene di suspense, in cui per gran parte del racconto si resta in bilico tra il possibile e quello che si prevede possa accadere, ma poi non succede quasi fino alla fine del libro.
Protagonista indiscussa di Una presenza in quella casa è una sedicenne di nome Sunshine costretta a trasferirsi per questioni di lavoro della madre. Appena la ragazza mette piede nella nuova casa in cui va ad abitare avverte qualcosa di strano, come una presenza che si aggira per le stanze.
Più i giorni passano più Sunshine si convince che in quella casa ci sia almeno un fantasma: sente dei lamenti, vede delle ombre, si spaventa per dei cigolii o per un pianto sommesso e addirittura sente una voce che le augura la buonanotte.
La mamma adottiva, con cui ha un rapporto meraviglioso, non solo non crede alla sua storia dicendo che è tutto frutto della sua immaginazione ma sembra non avvertire minimamente la presenza di qualcosa di sinistro all’interno dell’abitazione. In più con i giorni diventa sempre più strana, si comporta in modo anomalo dimostrandosi differente da com’è. Il che fa insospettire la figlia, che ha un altro mistero da svelare.
Fortunatamente c’è chi è come Sunshine, un suo compagno di scuola, Nolan che ama le storie di fantasmi e crede nella loro esistenza. Insieme iniziano a indagare sul fantasma cercando di capire chi sia e cosa voglia.
Sunshine, che ha un’immensa passione per le pellicole, scatta fotografie, cammina per casa riprendendo con lo smartphone ogni angolo e tiene le antenne dritte per cercare di cogliere un cambiamento o un segnale lasciato dal suo fantasma.
La ragazza insieme a Nolan fa una ricerca su vecchi casi di cronaca per capire se ci possa essere un qualche collegamento con il passato e se qualcuno stia cercando di farle avere un messaggio o stia invocando il suo aiuto.
Una presenza in quella casa prende via via una piega sempre più appassionante, poiché la tensione sale, la giovane è sempre più coinvolta e la storia si fa maggiormente intrigante. Lentamente la ragazza capisce di dover fare qualcosa e di dover aiutare la madre…
Si scopre che i fantasmi si aggirano realmente in quella casa con uno scopo ben preciso, legato al passato di Sunshine, che possiede poteri speciali. E lei diventa la prescelta, una sorta di eroe che deve combattere per riportare equilibrio laddove manca.
Sicuramente la prima parte del libro è quella più interessante, quando il lettore mette piede, insieme a Sunshine e sua madre, all’interno di questa casa da brivido, in cui anche le pareti sembrano avere qualcosa da dire e tutto appare irreale e spettrale allo stesso tempo.
Con lo scorrere delle pagine il paranormale scalza e oscura totalmente l’aspetto horror della storia, trascinandoci in una situazione inimmaginabile.
Una presenza in quella casa di Paige Mckenzie era stato forse pensato come un libro young adult con influenze romance, che si fondessero con la parte horror del racconto. Alla fine però la scrittrice Paige Mckenzie, aiutata da Alyssa Sheinmel, ha dato ampio respiro al paranormale escludendo abbastanza la caratterizzazione dei pochi personaggi che ruotano attorno alla storia e mettendo da parte l’aspetto romantico che è solo accennato in alcune parti, ma poi momentaneamente dimenticato, nonostante ci fossero tutti i presupposti per approfondirla.
Questa storia, primo libro di una trilogia, è basata sulla serie web The Hauting of Sunshine Girl del produttore Nich Hagen che su Youtube ha superato i 130 milioni di visualizzazioni. Da Una presenza in quella casa inoltre verrà tratto anche un film la cui regia è affidata a Wes Craven, il registra di Nightmare e Scream.
Guarda il booktrailer del libro Una presenza in quella casa: